A conclusione di questo “I° rapporto sulla Gestione Faunistico – Venatoria nel territorio di caccia programmata della Provincia di Brindisi”, all’attento lettore non sarà sfuggito che, sin dall’inizio delle proprie attività, l’A.T.C. BR/A ha cercato di utilizzare in concreto, opportunamente adattati, gli strumenti di gestione messi a disposizione dalla vigente legislazione.

Ciò al solo fine di assicurare alle future generazioni una attività di caccia intesa quale mezzo regolatore della densità animale e di indirizzare il cacciatore da esclusivo e spensierato fruitore delle risorse faunistiche, a geloso custode, equilibratore della biocenosi nonché a produttore di fauna, il tutto in attuazione del principio espresso dalla Legge n° 157/92, art. 1, comma 2, che recita: ”l’esercizio dell’attività venatoria è consentito purchè non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica”.

 Questa strategia gestionale è stata possibile evitando che l’A.T.C. BR/A si trasformasse in un inutile centro burocratico per l’assegnazione delle autorizzazioni e/o dei permessi venatori, evitando che il Comitato di Gestione si fermasse a raccogliere solo facili consensi esprimendo i pensieri correnti o desiderati da un’assemblea, ma si è spinto ad acquisire e diffondere, attraverso analisi critiche, gli orientamenti e gli obiettivi della pianificazione, in modo tale che potessero realizzarsi attraverso strategie mirate in interventi concreti.

In questo difficile cammino il Comitato di Gestione del nostro A.T.C. ha trovato al suo fianco le associazioni venatorie, i rappresentanti del mondo agricolo, gli ambientalisti, gli enti locali ed anche qualificati e valenti professionisti e tecnici.

Dove si è potuto lavorare con serenità, rifuggendo da tentazioni massimaliste ed ideologiche, i risultati iniziano a vedersi. Non tutti i Comuni della Provincia hanno, però, risposto alle attese, in tre o quattro di questi, infatti, dove i rappresentanti hanno evidenziato di coltivare, soprattutto sul fronte venatorio, disdicevoli egoismi locali, lo scontro ha chiaramente portato ad un parziale fallimento del compito assunto.

Ma a parte qualche nota stonata, si è avuta la possibilità di discutere, nelle riunioni organizzate dall’A.T.C., delle problematiche esistenti sul territorio e di trovare adeguate soluzioni.

Il Comitato di Gestione è orgoglioso di aver offerto questa possibilità di confronto, e si spera che in futuro ce ne siano altre, nella speranza che tutti i cacciatori residenti nell’ambito possano avere le stesse emozioni degli amici dei quali mostra alcune foto.

 

 

                                                                                   Emanuele CAMPANA

 

GIORNATA DI CACCIA ALLA LEPRE IN C/DA PATICCHI

 

GIORNATA DI CACCIA ALLA LEPRE IN C/DA S. LUCIA

 

 

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