RELAZIONE
1
. OBIETTIVI
2 . CARTOGRAFIA DI BASE
3 . CRITERIO Dl CLASSIFICAZIONE DELlA CARTOGRAFIA
4 . CARTOGRAFIA TEMATICA
1
. OBIETTIVI
§
Nella
seduta n° 97 del 13 luglio 1998 il Comitato di Gestione dell’Ambito
Territoriale di Caccia (ATC) BR/A ha conferito agli scriventi l’incarico per
la formulazione e la redazione della Cartografia Faunistico-Venatoria dell’ATC
BR/A (che nel caso specifico coincide con l’intero territorio della provincia
di Brindisi).
Tale
decisione riveste particolare importanza, se si considera le funzioni relative
alla materia faunistico-venatoria, trasferita agli ATC con la legge 157/92,
concernenti, come e noto ”la programmazione dell’attività venatoria,
comprensiva di tutti quegli aspetti conoscitivi e gestionali del territorio e
connessi con la salvaguardia, la trasformazione ed il miglioramento
dell’ambiente”.
Da qui, la necessita prioritaria di dotarsi di uno strumento operativo
aggiornato per la rappresentazione delle informazioni e delle decisioni relative
alla gestione delle risorse territoriali a fini faunistico venatori.
In questo quadro per una giusta e seria formulazione di programmi di attività
che distinguano gli interventi strutturali e temporanei e quelli riferibili alla
prassi gestionale di routine, in via preliminare alla fase redazionale, il
Comitato di Gestione ha promosso un incontro informale con gli stessi tecnici
incaricati, da cui sono emersi i criteri di impostazione per la formulazione
della Cartografia Faunistico-Venatoria della Provincia di Brindisi e che vengono
sintetizzati nei seguenti indispensabili elementi conoscitivi:
-
catasto
e/o inventario ambientale del territorio di riferimento, dato anche in
termini quantitativi;
-
quadro
faunistico espresso dal territorio; þ informazioni sulla tipologia, sulla
denominazione, sulla ubicazione e sul numero delle aree e zone
faunistico-venatorie;
-
raggiungere
le aree e le zone faunistico-venatorie, þ percorrere le aree e le zone
faunistico-venatorie o conoscere le aree e le zone faunistico-venatorie.
2
. CARTOGRAFIA DI BASE
§
Com’è
noto, in Italia, e la legge n° 68/60 che detta le ”Norme sulla cartografia
ufficiale dello Stato e sulla disciplina della produzione dei rilevamenti
terrestri ed idrografici”.
Tale legge riconosce come organi cartografici dello stato: l’Istituto
Geografico Militare (IGM); l’Istituto Idrografico della Marina; la Sezione
Fotocartografica dello Stato Maggiore dell’Aeronautica; l’Amministrazione
del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali; il Servizio geologico d’Italia.
Operano invece in settori diversi da quelli della cartografia ufficiale molti
istituti e servizi delle amministrazioni centrali e locali, quali: l’ISTAT;
l’Istituto Nazionale di Geofisica; le Regioni; i Comuni; etc.....
Sono inoltre centri importanti specializzati di produzione cartografica, tra gli
altri: l’Istituto Geografico De Agostini, di Novara e il Touring Club
Italiano.
Al momento attuale comunque la carta fondamentale che in Italia ha ancora i
crismi dell’ufficialità e quella redatta dall’IGM.
Questa e una carta che descrive il terreno col metodo delle Curve di Livello
aventi equidistanza di 25 (venticinque) metri, ne raffigura i contenuti naturali
ed artificiali, ed e riportata sul ”reticolato geografico” della
”Proiezione Conica di Lambert”.
Per tanto nella formulazione del presente lavoro si e evitato il ricorso a
supporti impropri, quali mappe mosaicate e ridotte, o decisamente errati, quali
gli ingrandimenti delle tavolette IGM, utilizzando, cosi, la seguente
cartografia ufficiale:
-
la
Carta Topografica d’Italia IGM
1:1 00.000
-
la
Carta Topografica d’Italia IGM
1:50.000
-
la
Carta Topografica d’Italia IGM
1:25.000
La
cartografia risultante non e altro che la combinazione dei su indicati supporti
cartografici ufficiali con una serie di informazioni a diversa e specifica
copertura che restituisce dei dati reali sull’utilizzazione e le
caratteristiche del territorio della provincia di Brindisi.
3
. CRITERIO Dl CLASSIFICAZIONE DELlA CARTOGRAFIA
§
E’
opportuno notare che la classificazione della cartografia viene, correntemente,
effettuata sia secondo le tematiche frequentemente ricorrenti, sia riguardo le
scale più diffusamente impiegate per la copertura territoriale.
Nel
presente lavoro, orientato a fini disciplinari faunistico-venatori, le Tavole si
presentano ordinate, per ovvie implicazione rispetto ai livelli di tematismo,
secondo le scale di rappresentazione grafica.
4
. CARTOGRAFIA TEMATICA
§
La
Cartografia Tematica (d’ora in poi sarà designata con l’abbreviazione CT)
dal punto di vista ”cartografico può definirsi quale ”rappresentazione”
di riferimento territoriale diretto ed indiretto capace di esprimere una
problematica per il passaggio dalla cartografia di ”base geografica” alla
cartografia di un ”progetto finalizzato”.
Alcuni
esempi circa la cartografia tematica internazionale sono: la carta del grano e le
decisioni della FAO; la carta delle foreste e le decisioni in tema di energia.
Ai fini del presente lavoro il materiale cartografico prodotto è stato
suddiviso ed organizzato in funzione di alcuni criteri riferibili
orientativamente, almeno in parte, ai dati conoscitivi ed agli elementi
costitutivi della pianificazione faunistico-venatoria provinciale.
Quindi le carte sono principalmente ordinate per scale ed in secondo tempo a
secondo delle principali tematiche connesse al riconoscimento, allo studio ed
alla gestione delle trasformazioni territoriali a fini di conservazione e di
potenziamento delle risorse naturali e catalogate cosi come a seguito riportato:
-
Suddivisioni
Territoriali e Delimitazioni Amministrative
-
Ambienti
Naturali
-
Ambienti
Ecologici e Fauna Selvatica
-
Zone
Faunistico-Venatorie
-
Aree
Faunistico-Venatorie
Dr.
Alessandro CICCOLELLA
Geom.
Salvatore CAFORIO
|