AMBIENTI ECOLOGICI
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Le Zone Umide e gli Ambienti Costieri
La caratteristica che accomuna le Zone Umide è la presenza temporaneo o permanente di acqua. Per definire le Zone Umide riporteremo qui le parole che sono state usate dal progetto MAR : "zone di palude, acquitrini, torbiere o acqua libera, naturali o artificiali, permanenti o temporanee, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprendendo le acque costiere sino ad una profondità di sei metri con la bassa marea". L'interesse crescente nei confronti delle zone umide e della loro salvaguardia ha condotto studi e classificazioni. Autori diversi hanno definito per categorie idrologiche le zone umide. Le classificazioni non sono sempre omogenee: possiamo notare che alcune catalogazioni contano meno di 10 categorie, mentre altre ne enumerano diverse diecine. Non è nostra intenzione negare l'interesse scientifico di tali classificazioni, ma le zone umide non saranno differenziate in questa analisi se non tenendo di quelle categorie presenti sul territorio provinciale e del valore venatoria nel senso lato del termine - dell'importanza che possono presentare per quella o questa categoria di uccelli.
1 - Le Lagune e gli ambienti lagunari si incontrano soprattutto sul litorale mediterraneo. Questo tipo di zona umida può presentare aspetti diversi, determinati dall'estensione, dalla profondità, dalla salinità dell'acqua. Una debole salinità permette lo sviluppo di una grande varietà di vegetali, dei quali si nutrono le anatre. In queste acque si incontrano i fischioni ( Anas penelope), e le folaghe (Fulica atra) e a seconda della profondità i moriglioni (Aythya ferina), i fistioni turchi ( Netta rufina) e le morette (Aythya fuligula).
![]() Fischione |
![]() Fistione Turco |
![]() Moretta |
![]() Moriglione |
2 - Gli Acquitrini sono formati dalle depressioni del terreno inondate, i prati umidi e le pianure inondabili In questo tipo di ambiente la presenza dell'acqua è temporanea: la sua profondità è variabile e, di solito, modesta: soltanto durante le precipitazioni invernali e le piene primaverili la profondità dell'acqua è maggiore La vegetazione acquatica è qui considerevole, perciò queste aree sono utilizzate come luogo di pascolo notturno dalle anatre di superficie, quali: il germano reale (Anas platnyrhynchos), le alzavole (Anas crecca), la marzalola (Anas querquedula), il codone (Anas acuta), la canapiglia (Anas strepera), il fischione ed il mestolone (Anas clypeata).
![]() Germano Reale |
![]() Canapiglia |
![]() Codone |
![]() Mestolone |
![]() Alzavola |
![]() Marzaiola |
Non sempre caratterizzabili come acquitrini, i prati umidi costituiscono il territorio prediletto da diverse specie di rallidi, limicoli, trampolieri e dalle oche.
![]() Garzetta |
![]() Cavaliere d'Italia |
![]() Porciglione |
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