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OASI DI PROTEZIONE BACCATANI

1. Analisi fitosociologica

II sito si presenta composito. Nel limitato tratto che interessa la fascia costiera sono evidenti gli effetti negativi dell’erosione marina che ha fatto franare alcuni tratti della falesia. Questo fenomeno erosivo e la presenza di colture fin sul bordo della falesia, ha fatto scomparire la tipica seriazione della vegetazione costiera, e pertanto lungo il bordo superiore della falesia si rinvengono solo sporadici nuclei di vegetazione di macchia costiera con mirto (Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus), fillirea {Phillyreo latifolia), ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus ssp.macrocarpa), dafne (Daphne gnidium), pungitopo (l2uscus aculeatus). assieme con elementi disaggregati tipici della vegetazione psammofila coshera misti ad elementi erbacei tipici dei pratelli costieri . Lungo questo tratto di costa sono presenti alcuni esemplari di una pianta spinosa nota come broteroa (Cardopatum corymbosum), una composita presente in Italia meridionale, tipica di suoli argillosi, ma ovunque rara e, in particolare, fino ad ora non ancora segnalata nel Salento, Nel sito sono presenti ampi seminativi a frumento che giungono talvolta fin sul bordo della falesia, spesso interrotti sull’orlo della scarpata da filari di tamerice (Tamarix africana).Analoghi filari sono presenti anche a delimitare i confini poderali, tafora alternandosi a filari di eucalipto (Eucaliptus camaidulensis). In prossimita della Masseria Baccatani, per quanto riguarda le colture agricole, sono presenti, oltre a vasti seminativi a frumento, aree a carciofeto, seminativi di erba medica (medicai) da utilizzare come foraggio per un piccolo allevamento di bovini, aree con impianto di giovani oliveti, piccole superfici con impianto di carrubi. Queste superfici agricole risultano spesso delimitate da filari di cipresso comune (Cupressus sempervirens) con funzione di frangivento. Un maestoso esemplare di pioppo nero (Populus nigra) e presente nelle adiacenze della masseria. Non si rinvengono aree a macchia e l’elemento di maggior interesse presente nel sito e rappresentato dal tratto terminaie del Canale Reale, che attraversa l’area prima di giungere nel tratto terminale vero e proprio che interessa l’area di Torre Guaceto. Intorno alle sponde ripide del canale e presente una vegetazione realizzata mediante introduzione di specie quali: tamerice comune {Tamarix africana), spino di Giuda (Gleditsia triacanthos), pioppo nero (Populus nigra], pino d’Aleppo (Pinus halepensis), insieme con specie spontanee tipiche dell’area che costituiscono fitte siepi, come: prugnolo selvatico (Prunus spinosa), perazzo (Pyrus amygcfaliformis), lentisco (Pistacia lentiscus), rovo comune (Rubus uimifolius), ginestra spinosa (Calicotome infesta). La vegetazione igrofila dell’alveo e rappresentata principalmente dal crescione d’acqua (Nasturtium officinale) e di sedanina d’acqua (Apium nodiflorum) In aree prossime al corso d’acqua sono stati realizzati piccoli rimboschimenti con pino O’Aleppo (Pinus haiepensis) e con leccio (Quercus ilex).Lungo i muretti a secco presenti nella zona sono presenti numerosi esemplari di perazzo (Pyrus amygdaliformis) e di oleastro (0/ea syA eshis).